"...cinto d'ogni intorno di alte e precipitose sbalze, adorno di bellissimi colli e selve, commodo di pascoli e d'armento minuto e grosso, sono i suoi abitatori magnanimi e coraggiosi, dediti all'agricoltura et all'arme, amici della pace e della guerra..."

Home Guest Book Siti Amici

          STORIA

STORIA
GEOGRAFIA
CHIESE
GASTRONOMIA
IMMAGINI
CURIOSITÀ
TABERNA LIBRARIA
NOTIZIE STORICHE TRASCRIZIONI

DEL CASTELLO SAN MARCO

San Marco castello antichissimo sta situato sopra d'un monte lungi da questa città quattro miglia anticamente con titolo di baronia e governo di se medesimo, siccome dall'armi coronate dei Ranieri di questa patria si cava, che da 300 anni stanno dipinte nella tribuna della chiesa di San Marco e nella volta della chiesa di Santa Maria dell'istesso castello, quali danno segno che fusse per qualche spazio di tempo della medesima famiglia dominio. Qui per mezzo miglio discosto dal castello sta fondata la chiesa di San Marco Evangelista, dove si conserva fra l'altre belle reliquie de' Santi un deto dello stesso evangelista, essendone a nostro tempo per negligenza di chi n'avea la cura stato rapito, era questa chiesa anticamente monastero de' monaci benedettini e poi divenne prepositura di sacerdote secolare con due canonici soggetti et obligati al ministerio della chiesa e cura di esso castello et a batezzare i bambini che da tutti i popoli di questo contorno vi concorrevano per non esser allora in altra chiesa vicina il fonte battesimale. E quanto fussero in stima in quei tempi i prepositi di San Marco si può argumentare dalle lettere di alcuni pontefici et in particolare da Urbano V il quale da Avignone inviò la publicazione di alcune scommuniche solite di commettersi da' pontefici ai soli vescovi con queste parole: "Tibi dilecto filio preposito ecclesiae Sancti Marci extra muros Nursiae", non essendo ancora stata eretta la pievania di Norsia dopo la mancanza de' proprii vescovi et anco delle molte possessioni che questa chiesa gode in varii castelli e ville convicine, avendo per il passato auta un'entrata annuale di più di 500 scudi et oggi ancora è il più opulente beneficio del territorio norsino. Si conferisce questa dignità dagl'abbati di Sant'Eutizio et ora l'eminentissimo cardinale Poli, abbate di detto monastero, ne ha rimunerato il signor dottor Claudio Scoppo uno gentiluomo nato in Cascia, ma discendente dalla nobil et antica famiglia Scoppa napolitana, come per autentiche scritture et istrumenti io medesimo ho visto, il quale non degenerando punto dai suoi antichi e di varie scienze ornato e particolarmente nella segreteria et in poesia eccellente. Con la generosità dell'animo suo va ora restaurando la suddetta chiesa, ampliandola in modo che la renderà bella aparo di ogn'altra fabrica in capo del campo.

Questo castello dunque è scorta e baluardo de' confini della chiesa, cinto d'ogni intorno di alte e precipitose sbalze, adorno di bellissimi colli e selve, commodo di pascoli e d'armento minuto e grosso, sono i suoi abitatori magnanimi e coraggiosi, dediti all'agricoltura et all'arme, amici della pace della guerra, difesero sempre mai i confini della città loro, che però si legge una lettera nell'archivio de' consoli dell'eminentissimo cardinale Borghese, diretta al governator di Norsia, che s'intrometta colla sua autorità di far seguir la pace per le differenze tra questo castello e quei d'Acumulo, data nel 1612; e molto più anticamente nel 1577 s'intromise per detto effetto il re di Sicilia e poi l'eminentissimo cardinale Aldobrandini, scrivendo a questa communità nel 1598, et essendovi seguiti molti dilitti si legge in detto luogo una remissione tra Norsia et Acumulo data nel 1478. Di qui poi per andare a Nottoria vi è lo spazio di un miglio.

tratto da:

"Istorie dell'antica città di Norsia"

di Don Fortunato Ciucci

vicario di Santa Scolastica,

metà del '600   

in vendita presso la libreria Geosta di Norcia

Il castello che oggi vediamo, fu costruito tra la fine del sec. XIII e il XIV, prima di allora ne esisteva un altro dello stesso nome ma ubicato dove attualmente sta il cimitero frazionale, in una zona ricca d'acqua e di prati.

I vecchi raccontano che il cimitero (foto sottostante) è stato sempre lì, e che quando in epoca napoleonica fu proibito di seppellire i cadaveri all'interno delle chiese, quelli di S. Marco aggirarono la disposizione scoperchiando parte del tetto.

Resta la porta ad arco acuto con colonnine e stemma nella serraglia (secc. XV - XVI), sormontato dall'iscrizione "Abatiae S. Eutitii". Da qui proviene una statua lignea ora nel museo "La Castellina" di Norcia. Era la chiesa battesimale, dipendente da S. Eutizio almeno fin dal 1253.

Nel '700 la parrocchialità fu trasferita alla chiesa di S. Giovanni Battista dentro il castello, insieme alla fonte battesimale.

L'uomo fu presente in quella zona molto prima che sorgesse il primitivo castello. La fotografia aerea, infatti, ha rivelato anche qui, un castelliere, cioè un insediamento in cui il pomerio era fatto ad U e la porta aperta dava verso una difesa naturale. Tale tipo di insediamento ci riporta al tempo dei primi abitatori di quella terra.

Durante la dominazione Longobarda vi fu organizzata una curtis che successivamente passò alle dipendenze del Ducato di Spoleto, mentre la chiesa era affiliata all'Abbazia di Sant'Eutizio in Val Castoriana. Anche quando entrò a far parte del Comune Nursino, dall'alto del suo colle continuò a controllare il movimento che si svolgeva sulle strade della Piana di Santa Scolastica e su quelle che, sul versante opposto, si dirigevano verso la Salaria.
Nel 1382 vi sostò Amedeo VI di Savoia diretto all'Aquila con l'esercito di Luigi d'Angiò.

San Marco fornì in abbondanza uomini per i vari incarichi del Comune di Norcia.

Fra i consoli piace ricordare, nel 1437 Giovanni di Gennaro; nel 1525 Antonio di Pietropaolo; nel 1614 Terenzio di Costanzo; nel 1621 Alessandro di Gian Benedetto.

Nel 1437 Luca di Bucciarello fu uno dei Commissari incaricati di procurare grano ovunque fosse stato possibile, a motivo della grave carestia che aveva colpito il territorio. L'anno successivo Cola di Angelo Ventura era uno dei Regolatori delle Spese. 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Home ]     

Inviare a info@geosta.net un messaggio di posta elettronica contenente domande o commenti su questo sito Web.